Crediamo che soprattutto in un tessuto composto da piccole-medie imprese, l’importanza per ogni una di queste di assumere comportamenti responsabili nel territorio in cui vivono ed operano non ha solo un significato di responsabilità singola e individuale, ma assume una valenza di responsabilità collettiva e diventano fondamentali nell’accompagnare le istituzioni, i giovani cittadini, gli studenti in un percorso di crescita condivisa, dove le giuste istanze economiche vanno coniugate con l’attenzione per la qualità della vita della comunità, la pluralità dei soggetti partecipanti al godimento del bene culturale, ambientale ed economico che una società ed un territorio esprimono.
Al restauratore Milko Morichetti con D.G.R. Regione Marche n. 1685 del 31/12/12, viene attribuita la qualifica di Maestro Artigiano.
Nel 2008 il laboratorio/museo ARTè di Milko Morichetti è stato inserito dalla Regione Marche nei percorsi di valorizzazione ai fini turistici del patrimonio culturale dei beni, saperi e mestieri tradizionali dell’artigianato e della ruralità. A seguito del riconoscimento di Maestro Artigiano di Milko Morichetti, il laboratorio/museo è stato anche riconosciuto con Decreto dalla Regione Marche “Bottega Scuola”.
Nel 2016 il Maestro restauratore Milko Morichetti, in collaborazione con numerosi enti locali, fondazioni, associazioni e università, ha dato vita al progetto Museo Terre Artigiane con l’obiettivo principale di valorizzare gli uomini, i saperi, i gesti, le tecniche e le attrezzature che hanno contribuito a dare origine al patrimonio di conoscenze e di attività dei nostri giorni.
Il Museo Terre Artigiane oggi è visitabile a gruppi di studenti, studiosi, nonché a turisti, prenotando la visita a BeniCulturaliServizi.it
Il progetto “didattica” di BeniCulturaliServizi.it si fonda sull’esperienza del Maestro Restauratore Milko Morichetti, ed è finalizzato a fornire gli strumenti per un primo approccio alla conoscenza delle tecniche artistiche ed a interessare all’arte un pubblico più vasto, tramite un “contatto” e una lettura diversa da quella tradizionale con l’opera d’arte.
Il progetto si sviluppa attraverso percorsi didattici che si propongono come strumento di dialogo tra la materia costitutiva dell’opera d’arte ed il paesaggio, tra l’artista, la tecnica artistica e la rappresentazione dell’opera stessa, tra la conservazione del patrimonio storico e la produzione attuale.
Tali percorsi, differenziati per età e creati per ogni singola realtà scolastica e/o formativa, sono rivolti ai bambini e ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, agli studenti delle università scientifiche e umanistiche, nonché a quelli delle università della terza età e a gruppi di turisti.
In sintesi i percorsi didattici proposti da BeniCulturaliServizi.it stimolano all’esplorazione del paesaggio e delle forme di vita presenti nell’ambiente. Quindi, attraverso l’esame delle risorse ambientali e l’utilizzo delle materie prime, si prosegue, nel museo della Bottega Scuola di BeniCulturaliServizi.it, con l’osservazione della collezione degli antichi strumenti di lavoro, dove si apprendono concretamente le conoscenze ed i sistemi di lavorazione tipici e tradizionali delle principali tecniche artistiche.
Proseguendo nel laboratorio di restauro di BeniCulturaliServizi.it, le opere d’arte in fase di restauro permettono di procedere con il percorso in modo “pratico” sia con l’osservazione diretta del degrado naturale sia con gli interventi degli operatori impegnati per il restauro e la conservazione.
L’ospite viene stimolato ad osservare un’opera d’arte o una collezione di oggetti storici, attraverso una lettura più consapevole, che lo induce a riflettere sull’importanza della conservazione del patrimonio storico culturale, nonché, a considerare le produzioni attuali di beni dell’artigianato artistico tipico e tradizionale, nuovi portatori di cultura e di storia.
La proposta didattica per le scuole di BeniCulturaliServizi.it si pone come obiettivo la capacità di fornire gli strumenti per una conoscenza ampia del patrimonio culturale diffuso sul territorio e d’interessare all’arte ed all’artigianato i bambini, tramite una lettura diversa da quella tradizionale.
Il percorso didattico ha inizio nel Museo Terre Artigiane, dove attraverso i concetti espressi dell’articolo 9 della Costituzione italiana, si intraprende un percorso di esplorazione interattiva del paesaggio e delle forme di vita presenti nell’ambiente, attraverso l’esame delle risorse e l’utilizzo dei materiali, si prosegue con l’osservazione della collezione degli antichi strumenti del lavoro, dove si apprendono concretamente i sistemi di lavorazione delle materie prime e delle tecniche artistiche per la comprensione dell’artigiano che le utilizza. Successivamente nel laboratorio attrezzato si inizia a dare vita e manipolare le materie prime e gli attrezzi di lavoro per poi acquisire man mano sempre con lezioni teorico/pratiche le abilità necessarie per cimentarsi nella creazione libera di oggetti con varie espressioni e tecniche artistiche, grafiche, pittoriche e scultorie.
Le esperienze laboratoriali del Museo Terre Artigiane hanno anche lo l’obiettivo di promuovere e sostenere azioni di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti allo scopo di sensibilizzare e educare le nuove generazioni che dovranno gestire la città del domani.
A conclusione di ogni ciclo di lezioni l’ospite, oltre alla conoscenza delle materie e delle tecniche artistiche e di lavorazione tradizionali, viene stimolato a sviluppare le proprie capacità espressive e manuali. Viene inoltre incoraggiato ad osservare un’opera d’arte o una collezione di oggetti storici, attraverso una lettura più consapevole, che lo induce a riflettere sull’importanza della conservazione del patrimonio storico culturale, nonché, a considerare le produzioni attuali di prodotti tipici e dell’artigianato artistico-tradizionale, nuovi portatori di cultura e di storia.
Il territorio della media collina maceratese dove ha sede BeniCulturaliServizi.it, rispetto ad altri luoghi d’Italia, si distingue e caratterizza specificatamente per la bellezza del paesaggio e dei suoi centri storici, per i prodotti tipici dell’agroalimentare e dell’artigianato, per il saper vivere diffuso, la tranquillità dei luoghi e la gentilezza degli abitanti, che insieme danno vita ad un sistema di relazioni armoniche e di forte legame fra popolazione e territorio. Per questo, i visitatori che intraprendono un ‘viaggio lento’ attraverso le colline marchigiane, possono essere coinvolti in una moltitudine di fattori emozionali che risulterà sicuramente di grande suggestione.
BeniCulturaliServizi.it oggi opera nell’accoglienza turistica con le visite guidate al Museo Terre Artigiane.
Dalla condivisione degli aspetti politici e culturali degli indirizzi intrapresi dagli organi di governo, il maestro restauratore Milko Morichetti, in collaborazione con i numerosi enti locali, fondazioni, associazioni e università, ha dato vita al progetto Museo Terre Artigiane con l’obiettivo principale di valorizzare gli uomini, i saperi, i gesti, le tecniche e le attrezzature che hanno contribuito a dare origine al patrimonio di conoscenze e di attività dei nostri giorni.
L’area espositiva del Museo Terre Artigiane è contraddistinta da un percorso di scoperta guidata che introduce il visitatore al concetto di artigianato consapevole, avendo come fil rouge le parole chiave dell’articolo 9 della Costituzione italiana “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
Gli elementi di partenza sono 3:
Il paesaggio e le modifiche dovute all’intervento dell’uomo e alle sue lavorazioni. Sfruttamento del territorio e delle sue risorse. Ma anche luoghi creati dall’uomo e distretti culturali. I materiali naturali, l’avvento dei processi chimici e fisici per la produzione delle nuove materie (dalle leghe alle materie plastiche). I rifiuti e gli scarti di produzione. Il ciclo dei materiali e il riciclo. Le energie rinnovabili.
I mezzi utilizzati dall’uomo, dagli arnesi manuali alle automazioni, all’avvento del motore e dell’energia elettrica che hanno modificato profondamente il modo di lavorare, fino all’informatica e alle nuove tecnologie con la semplificazione dei processi.
Dal lavoro manuale, l’inventiva, l’artigianato e l’arte al lavoro in serie. Dalla dipendenza tra le persone (scambio, baratto, aiuto reciproco, ma anche dipendenza reciproca tra lavoratore e datore di lavoro) all’individualismo fino alla globalizzazione. Un nuovo modo di produrre: innovazione di prodotto e il nuovo artigianato creativo.
I tre percorsi concettuali conducono ad uno stesso punto finale: il ritorno all’artigianato consapevole (poi esteso anche ai concetti di consumatore e turista consapevoli) in cui il territorio non venga sfruttato ma sia una risorsa, gli strumenti non siano un giogo alienante ma un mezzo per migliorare e semplificare il lavoro e l’uomo sia l’unico bene primario.
Il laboratorio/museo è visitabile su prenotazione, a gruppi di studenti e studiosi, nonché a turisti.
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