Museo Terre Artigiane

Presentazione

Dalla condivisione degli aspetti politici e culturali degli indirizzi intrapresi dagli organi di governo, il maestro restauratore Milko Morichetti, in collaborazione con i numerosi enti locali, fondazioni, associazioni e università, ha dato vita al progetto Museo Terre Artigiane con l’obiettivo principale di valorizzare gli uomini, i saperi, i gesti, le tecniche e le attrezzature che hanno contribuito a dare origine al patrimonio di conoscenze e di attività dei nostri giorni.

Area espositiva

L’area espositiva del Museo Terre Artigiane è contraddistinta da un percorso di scoperta guidata che introduce il visitatore al concetto di artigianato consapevole, avendo come fil rouge le parole chiave dell’articolo 9 della Costituzione italiana “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

Gli elementi di partenza sono 3:
1. Il territorio
Il paesaggio e le modifiche dovute all’intervento dell’uomo e alle sue lavorazioni. Sfruttamento del territorio e delle sue risorse. Ma anche luoghi creati dall’uomo e distretti culturali. I materiali naturali, l’avvento dei processi chimici e fisici per la produzione delle nuove materie (dalle leghe alle materie plastiche). I rifiuti e gli scarti di produzione. Il ciclo dei materiali e il riciclo. Le energie rinnovabili.

2. Gli strumenti
I mezzi utilizzati dall’uomo, dagli arnesi manuali alle automazioni, all’avvento del motore e dell’energia elettrica che hanno modificato profondamente il modo di lavorare, fino all’informatica e alle nuove tecnologie con la semplificazione dei processi.

3. L’uomo
Dal lavoro manuale, l’inventiva, l’artigianato e l’arte al lavoro in serie. Dalla dipendenza tra le persone (scambio, baratto, aiuto reciproco, ma anche dipendenza reciproca tra lavoratore e datore di lavoro) all’individualismo fino alla globalizzazione. Un nuovo modo di produrre: innovazione di prodotto e il nuovo artigianato creativo.

I tre percorsi concettuali conducono ad uno stesso punto finale: il ritorno all’artigianato consapevole (poi esteso anche ai concetti di consumatore e turista consapevoli) in cui il territorio non venga sfruttato ma sia una risorsa, gli strumenti non siano un giogo alienante ma un mezzo per migliorare e semplificare il lavoro e l’uomo sia l’unico bene primario.

Il laboratorio/museo è visitabile su prenotazione, a gruppi di studenti e studiosi, nonché a turisti.